Come cambierà il settore del freddo: i principali contenuti della proposta di revisione del Regolamento F-gas
Lo scorso 5 aprile 2022, dopo circa due anni di attesa, è stata pubblicata la proposta di revisione sulla regolamentazione europea F-gas 517/2014, che andrà in vigore dal 1° gennaio 2024.
Questa proposta, che è attualmente in fase di negoziazione a livello di Parlamento Europeo e Consiglio Europeo, conferma la volontà della Commissione UE di avvicinare gli obiettivi dell’Unione a quanto stabilito, a livello globale, con il Protocollo di Montreal.
Alcune delle tematiche affrontate nella proposta di revisione:
1) Accelerare il phase-down degli HFC
La proposta individua nuove quote a partire dal 2024; si parte subito con un pesante taglio di circa il 50%, rispetto alla quantità di CO2 prevista per il triennio 2021-2023, fino ad arrivare a ridurre del 98% la quantità di CO2 equivalente immessa sul mercato nel 2050.
Nella presentazione, che è possibile scaricare cliccando sull'immagine in fondo all'articolo, è prevista una slide con il grafico della riduzione quote (phase-down).
2) Migliorare il controllo su importazioni ed esportazioni
Semplificare le modalità di applicazione del Regolamento, facilitando con ogni mezzo le attività delle dogane e delle autorità di sorveglianza, con la finalità di combattere le importazioni illegali di HFC.
3) Limitare l’uso di gas HFC per particolari applicazioni
Come era successo in precedenza, con il Regolamento UE 517/2014, anche la nuova proposta di revisione vieterà, utilizzando diversi scaglioni temporali, l’immissione in commercio di alcune tipologie di prodotti (nuovi impianti).
Le proposte evidenziate dalla proposta della Commissione stanno destando forti preoccupazioni nei produttori (OEM) e tensioni nel comparto, che dovrebbe andare a rivoluzionare i propri processi produttivi per riuscire a soddisfare il mercato, che inizierà a richiedere soluzioni mai realizzate prima.
Split e multisplit per A/C:
Un possibile divieto d’uso, che potrà risultare particolarmente impattante sul mercato italiano, considerata la grande quantità venduta (oltre un milione di unità/anno) riguarda i sistemi split/multiplit.
Questi sistemi, nella configurazione multisplit con potenza nominale inferiore o uguale a 12kW, secondo la bozza di revisione non potrebbero essere caricati, a decorrere dal 2027, con gas refrigeranti aventi GWP superiore a 150. Attualmente, il mercato non dispone di miscele a base HFO idonee al rispetto di questi limiti, pertanto le aziende produttrici dovranno attivarsi per sviluppare delle soluzioni adeguate. La sola alternativa disponibile, propano R290, presenta altresì forti criticità derivanti dalla sua elevata infiammabilità ed esplosività, ancora più preoccupante se pensiamo che stiamo parlando di applicazioni in ambito domestico/residenziale.
Parimenti, i multisplit di capacità superiore a 12kW (principalmente i VRV-VRF) non potranno utilizzare gas refrigeranti con GWP superiore a 750 (salvo nei casi in cui sia permesso per il rispetto di particolari standard di sicurezza). Il che significa la morte del gas refrigerante R410a sui nuovi impianti.
L’impostazione della regolamentazione in questo frangente sembra quindi dimostrare la spinta della Commissione verso il mercato degli split/multisplit a idrocarburi, che attualmente sono praticamente inesistenti, e di fatto ostacolati dalle normative vigenti in tema di sicurezza.
HFC con GWP > 150 nelle apparecchiature a uso commerciale:
La proposta di revisione chiarisce una problematica interpretativa sorta a inizio 2022, riguardante frigoriferi e congelatori ad uso commerciale caricati con Fgas aventi GWP>150.
La normativa, infatti, aveva imposto il divieto di questa tipologia di refrigeranti in apparecchi ermeticamente sigillati, dal 1° gennaio 2022. Alcuni costruttori, non pronti a modificare le proprie macchine, avevano optato per un’interpretazione favorevole al testo della norma, sostenendo che fosse possibile bypassare l’obbligo rendendo il sistema non ermeticamente sigillato. Un’interpretazione ovviamente strumentale, che la nuova regolamentazione va ad eliminare attraverso l’introduzione di una definizione più precisa. Si parla infatti di impianto di refrigerazione commerciale “Self-Contained“, integrato, monoblocco, che dovrà contenere già dal 2022 gas refrigerante con GWP minore di 150.
Dal 2025 invece si introduce l’obbligo di caricare con refrigeranti aventi GWP inferiore a 150 tutti gli impianti di refrigerazione “integrati, monoblocco, non split”, “Self-Contained”.
4) Introdurre un prezzo contingentato per le quote di HFC
La proposta di revisione prevede che le quote di immissione Fgas sul territorio dell’Unione Europea siano soggette al pagamento di una tassa di valore equivalente a 3,00 €/ton CO2 equivalente.
Nella presentazione, che è possibile scaricare cliccando sull'immagine in fondo all'articolo, è prevista una slide con il calcolo di quanto impatterà questa tassazione sugli Fgas più comuni (R410A, R134a, R32).
La Commissione si prefigge inoltre di utilizzare le entrate derivanti dalla vendita delle quote per lo sviluppo, il funzionamento, la manutenzione e la sicurezza informatica del sistema di controllo; per migliorare il collegamento con l’ambiente dello sportello unico dell’UE per le dogane e per facilitare l’applicazione delle norme. In altre parole per migliorare i sistemi di controllo mirati a combattere le immissioni illegali di HFC in UE.
5) Inasprire le sanzioni e renderle più omogenee in tutta l’UE
La proposta stabilisce che le sanzioni amministrative per le violazioni del regolamento debbano essere efficaci, fortemente dissuasive. La proposta elenca e specifica alcune delle sanzioni da imporre, rendendole automaticamente più severe e standardizzate a livello di Stati membri.
6) Sviluppare un Portale F-Gas di gestione del sistema delle quote
La Commissione UE intende istituire un Portale F-Gas per la gestione elettronica delle quote, la concessione delle licenze di import/export e la comunicazione delle informazioni.
7) Garantire adeguata formazione e adattare i programmi di certificazione
La proposta di revisione stabilisce anche obblighi in materia di formazione e certificazione per i soggetti che agiscono su apparecchiature contenenti gas usati in sostituzione dei gas fluorurati a effetto serra (gas alternativi), in modo tale da promuoverne un utilizzo sicuro. Non da ultimo, i programmi di formazione e certificazione dovrebbero riguardare anche gli aspetti dell'efficienza energetica.
A questo scopo sarà necessario rivedere drasticamente i programmi di certificazione e di formazione istituiti in precedenza, così da consentire ai tecnici di gestire le tecnologie alternative in condizioni di totale sicurezza.