Un importante accordo, finalizzato a minimizzare la vendita online illegale di gas refrigeranti (F-Gas) a persone e/o società non in possesso di certificazione personale e/o aziendale, è stato raggiunto tra CNA e Amazon.
Il caso era stato sollevato circa un mese fa da CNA Installazione e Impianti; nella denuncia si evidenziava la vendita illegale di F-Gas online. Ora, in tempi tutto sommato rapidi, la conclusione positiva della vicenda, senza nemmeno che sia stato necessario l’intervento del Tribunale.
Ne danno notizia diverse sedi CNA sul territorio, fra cui CNA Installazione Impianti del Trentino Alto Adige e la delegazione veneta.
In sostanza Amazon, di propria iniziativa e senza attendere l’esito di un procedimento legale, ha deciso di sospendere con effetto immediato la vendita sul proprio market place di tutti i gas refrigeranti (F-Gas); alla data odierna, abbiamo potuto verificare che i soli refrigeranti tuttora in vendita sono soltanto quelli definiti “naturali”, principalmente R600a, per i quali non è richiesta certificazione in quanto a effetto serra zero.
Come ben noto, per acquistare, manipolare e utilizzare qualsiasi F-Gas in tutto il territorio dell’Unione Europea, è necessario essere in possesso di adeguata certificazione, requisito di cui sono – ovviamente - in possesso le imprese specializzate nell’installazione e manutenzione di impianti di condizionamento e refrigerazione; la vendita è ovviamente subordinata alla presentazione della certificazione (numero e data scadenza).
Ma sulla piattaforma del market place Amazon, come purtroppo anche su altri market place in Italia ed Europa (ad esempio E-bay) l’acquisto era libero e chiunque poteva comprare bombole di diversi formati e con differenti contenuti, e di conseguenza utilizzarlo senza essere in possesso dei requisiti normativi e tecnici, atti a eliminare e/o minimizzare il rischio di dispersione in ambiente.
Amazon ha inoltre ribadito che tutti i venditori presenti sul proprio market place devono attenersi alle linee guida di vendita e ai regolamenti vigenti nel Paese in cui operano, di cui sono responsabili. Coloro che non lo fanno sono soggetti ad azioni che includono la potenziale chiusura del loro account.
“In merito al ricorso avanzato da 17 imprese associate alla CNA – spiega il Presidente di CNA Installazione Impianti del Trentino Alto Adige, Andrea Vecchiato – il caso si è chiuso positivamente, senza bisogno dell’intervento del Tribunale, con un accordo sottoscritto da Amazon e dalle imprese che hanno fatto ricorso. Amazon ha infatti rimosso spontaneamente qualsiasi vendita di f-gas dal proprio portale ed ha attivato un canale di comunicazione diretto per consentire la segnalazione da parte di CNA di eventuali altre offerte dei prodotti in questione. Amazon ha inoltre confermato che tutti i venditori presenti sul sito devono seguire le linee guida di vendita di Amazon e le regole vigenti nel Paese in cui operano”.
Gli elementi di positività che hanno portato le imprese a sottoscrivere l’accordo sono molteplici. Il primo aspetto è che Amazon, andando ben oltre le richieste avanzate in sede cautelare – e che al massimo avrebbero ottenuto l’adozione di tecniche per non vendere senza la verifica della presenza del patentino – ha inibito ai venditori di vendere gli f-gas tramite la sua piattaforma. Da almeno un mese, e cioè da quando gli è stato notificato il ricorso, Amazon ha autonomamente rimosso la vendita di F-Gas dal suo portale.
“Siamo molto soddisfatti della reazione di Amazon, perché ha riconosciuto – con un accordo sottoscritto con le stesse imprese – la validità delle argomentazioni rendendo inutile un pronunciamento dei giudici. Amazon ha anche aperto un canale privilegiato di comunicazione con CNA per la segnalazione di eventuali casi di vendita che dovessero sfuggire ai propri controlli automatici. L’azione di CNA, a salvaguardia dei legittimi interessi della categoria è stata coronata da un pieno successo”, ha commentato Antonio Fantoni, Portavoce Termoidraulici CNA Veneto.